Body shame e stigma per l’obesità

Autori: , , ,

Abstract
L’obesità rappresenta oggi un pressante problema di salute pubblica.
A fronte delle avanzate conoscenze scientifiche relative alla complessità delle sue cause, l’obesità, nel pensiero comune, rimane gravata da un diffuso pregiudizio negativo e da un pervasivo e potente stigma sociale nei confronti delle persone che ne sono affette. Numerosi studi dimostrano che lo stigma per il peso non attiva l’adozione di stili di vita più sani, ma favorisce, nei soggetti con obesità, inadeguatezza, vergogna e frustrazione, rinforzate da fattori psicologici e socioculturali (lo “stare a dieta” normativo e l’idealizzazione della magrezza), scoraggiando la ricerca di cure e ostacolandone l’efficacia.
Prove convincenti indicano che lo stigma del peso, diffuso anche in ambito sanitario, è fattore di rischio determinante per l’obesità, è causa di incremento ponderale e danno alla salute dei soggetti in sovrappeso, è direttamente correlato all’aumento di mortalità e di altre malattie croniche. Per questo la cura dell’obesità, oltre lo stigma e l’approccio semplicistico di mangiare meno e muoversi di più, deve essere basata su evidenze cliniche, affrontando i reali fattori che ne sono alla radice.

Condividi
Share