I nostri modelli rappresentazionali si sovrappongono al reale? WhatsApp ci può aiutare

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In questo articolo viene proposta una riflessione sulla possibilità di considerare WhatsApp come un nuovo contesto interpersonale significativo, dove avvengono scambi comunicativi passibili di letture e agiti copionali e dove il dialogo interno può sovrapporsi con quello esterno. A partire dall’approfondimento sullo sviluppo dei nostri modelli rappresentazionali e del nostro dialogo interno, mi soffermerò sulla loro influenza nell’interpretazione dei contesti interpersonali del presente. Secondariamente mi soffermerò sul concetto di funzione riflessiva/mentalizzazione, intesa come l’abilità che ci permette di interpretare i contesti interpersonali in cui siamo immersi in modo pertinente e connesso a quello che accade. Infine, verrà proposta un’ipotesi di metodo che, a partire dall’utilizzo delle interazioni del paziente avvenute nel contesto interpersonale di WhatsApp, agisca nella direzione del “mentalizzare in pratica”. Questo al fine di aiutare il paziente a sollevarsi dalle interpretazioni e azioni automatiche disfunzionali di sé e dell’altro, aumentando idealmente il suo spazio di riflessione e contenimento emotivo e quindi il suo benessere soggettivo e relazionale.

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