Il recupero dei ricordi e l’azione terapeutica. Uno scambio con Peter Fonagy

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Abstract
Viene ricordato uno scambio tra Paolo Migone e Peter Fonagy che avvenne nel n. 2/2000 dell’International Journal of Psychoanalysis, stimolato da un editoriale che Fonagy aveva pubblicato sul n. 2/1999. Fonagy aveva sostenuto che per il cambiamento terapeutico non è importante il recupero di ricordi rimossi, il quale non è la causa del cambiamento ma la sua conseguenza. Migone fece notare a Fonagy che già Franz Alexander nel 1930 aveva sostenuto una posizione simile, e Fonagy rispose ringraziando Migone per avergli ricordato il contributo di Alexander, anche lui di origine ungherese come Fonagy e quindi parte dell’importante tradizione della “scuola ungherese” di psicoanalisi di cui Ferenczi fu il maggiore esponente. Questa tradizione proseguì nella “scuola di Chicago” guidata da Alexander, che ha sempre sottolineato il ruolo del rapporto affettivo col terapeuta e dato più importanza ai fattori emotivi che a quelli cognitivi come agenti del cambiamento.

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