La porta di Alice: un esempio di processo terapeutico con l’Analisi Transazionale

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Abstract
Questo articolo descrive il processo di terapia con Alice, giunta da me in un periodo della sua vita in cui si sentiva “confusa e depressa”. La cliente riferiva scoppi di pianto improvvisi e immotivati; difficoltà nei rapporti interpersonali, che viveva come problematici, special- mente all’interno della sua famiglia. Si percepiva inadeguata e insoddisfatta, pur avendo appena concluso il suo percorso di specializzazione: solo giunta alla fine, percepiva con devastante chiarezza questa scelta come egodistonica. Aveva studiato “senza mai alzare la testa”, ottenendo ottimi risultati e raggiungendo gli obiettivi che gli altri le suggerivano e fantasticando che un giorno avrebbe poi potuto fare ciò che le piaceva e desiderava di più. La sua decisione di copione era, dunque, “faccio come dicono mamma e papà e conserverò i miei sogni nel cassetto”. In questo modo Alice aveva strutturato una propensione verso il fare, scotomizzando l’essere, era molto critica con sé stessa e con gli altri, tanto che a volte lei stessa si percepiva come “rigida e seccante” nelle relazioni interpersonali.

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