Questi giovani d’oggi

Autori:

La grande industria italiana è da sempre caratterizzata dalla presenza di dinastie familiari che ricalcano, in grande, il modello di piccola impresa a conduzione familiare che rappresenta l’asse portante dell’economia del nostro paese. I passaggi interni alla famiglia, a partire dalla prima generazione dopo il leader-fondatore, e via via nelle successive evoluzioni, rappresentano un momento di grande crisi ma anche – potenzialmente – di cambiamento e di rilancio verso nuove sfide, in contesti economici e di mercato che negli ultimi anni hanno ulteriormente accelerato la necessità di evolvere e trasformare l’impresa superando il modello iniziale del fondatore. La prospettiva analitico transazionale offre un punto di vista privilegiato sulle dinamiche copionali e di interazione tra gli attori familiari che, se comprese ed indirizzate attraverso il supporto di professionisti AT, possono significativamente ridurre i rischi per la continuità ed il successo dell’impresa nel momento critico del passaggio. Il caso Caprotti – Esselunga – che trattiamo in questo breve testo, trascrizione riveduta di un intervento originariamente presentato al workshop Dinamiche psicologiche di famiglia nelle imprese italiane: crisi, crescita, cambiamenti organizzato da PerFormat a Navacchio (PI) il 10 gennaio 2015 nell’ambito del ciclo Salotti dell’Innovazione – rappresenta un esempio concreto di come, nella difficile transizione familiare, si possa arrivare a conflitti anche di notevole intensità. Poco prima di andare in stampa, si ha notizia che Bernardo Caprotti ha ritirato la querela per diffamazione promossa contro il figlio Giuseppe. Il legale di Bernardo ha commentato ai giornalisti: “Come padre non vuole che il proprio figlio venga condannato con sentenza penale”.

Condividi
Share