Un’esperienza di orientamento narrativo su base analitico transazionale

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L’orientamento narrativo parte dall’assunto che esistono storie in grado di stimolare il racconto su di sé come base di partenza per elaborare i progetti formativi e professionali più adeguati rispetto al percorso di vita dell’individuo. Utilizzare tecniche propriamente narrative permette al cliente di esprimersi in maniera meno strutturata (rispetto alle schede del bilancio di competenze, al curriculum vitae o alla stesura di portfolii) favorendo e facilitando un buon processo orientativo che, per essere tale, deve sempre partire dall’esplorazione dei propri vissuti. Evitare le eccessive burocratizzazioni che i linguaggi curriculari spesso impongono permette di creare un setting di lavoro di gruppo maggiormente aperto al confronto ad un dialogo costruttivo tra gli stati dell’Io. Nell’esperienza descritta dal seguente articolo declino nel dettaglio le varie tappe di conduzione di un gruppo che condivide l’obiettivo di occuparsi di re/placement lavorativo attraverso l’integrazione dell’approccio narrativo con le tecniche di Analisi Transazionale.

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